Empoli
x = independently organized TED event

Theme: Senzego

This event occurred on
September 7, 2019
Empoli, Firenze
Italy

Ego è il tema che abbiamo scelto per il primo TEDx dell’empolese-valdelsa, o meglio, la sua assenza. In un’epoca in cui l’uomo ha vinto la sua sfida con la natura - durata millenni - e in cui la civiltà è al massimo splendore delle sue capacità, in cui il giogo della fame, delle malattie, del freddo e del caldo non rappresentano più gli ostacoli da affrontare ogni giorno, l’unica domanda che resta da porsi è: se non è più all’esterno che dobbiamo rivolgerci per l’esplorazione, dove è necessario guardare per soddisfare la nostra voglia di scoprire, la stessa che ci ha guidati fin qui?

Molte cose hanno smesso di affascinarci: il pianeta non nasconde più segreti se non - forse - nei suoi abissi più profondi. Anche l’esplorazione spaziale ci ha stancati, generando un breve momento di eccitazione forse nato più dal desiderio di due superpotenze di apparire grandi che da una reale speranza di trovare qualcosa, e per quanto ci si continui ancora a chiedere se là fuori ci sia qualcuno, questo percorso dell’umanità ricalca un po’ quello degli individui che la compongono. Cresciamo cercando, desiderando, come se le risposte ai perché potessero arrivare nel lavoro, nel viaggio o nel partner dei sogni, salvo poi scoprire che l’avventura alla conquista del mondo esteriore l’avevamo intrapresa solo perché più luccicante, meno difficile di quella verso il nostro mondo interiore. Il mondo e ormai anche l’universo offrono ancora margini sconfinati per alimentare il nostro stupore, ma stiamo iniziando a capire anche come collettivo che ciò che sta fuori non ci soddisferà mai, che ormai abbiamo scoperto talmente tanto senza realmente arrivare a un punto di svolta che forse a quel punto di svolta non ci arriveremo e basta.

Non solo: abbiamo anche capito che ciò che abbiamo scoperto è solo una dimensione del reale: che potrebbero esistere realtà diverse, universi più grandi, paralleli, e addirittura che i risultati stessi di certi esperimenti che compiamo potrebbero non essere incontrovertibili. La fisica quantistica ci ha dimostrato che l’osservatore di un esperimento influisce sul risultato osservato. Stiamo realizzando, insomma, che anche se abbiamo conquistato il controllo del pianeta in questo preciso momento del continuum spazio-tempo, la vastità dell’ignoto e quindi dell’incontrollabile sarà sempre fuori dalla nostra portata. Questa presa di coscienza ci spinge a guardare nell’unico altro luogo che esiste, ovvero a volgere lo sguardo dentro di noi. Era impossibile farlo quando vivevamo sugli alberi, era ingiusto quando dovevamo lottare per la sopravvivenza, ma adesso sta arrivando il momento e la sfida che abbiamo davanti è tanto grande che non riusciamo nemmeno a identificarla.

Il mezzo che ci ha portati a essere padroni della Terra oggi è il nostro ostacolo più grande. Il pensiero, che originariamente era uno strumento per risolvere problemi quali il controllo del fuoco o la salvaguardia della tribù, oggi ci permette sì di governare le reazioni nucleari, ma al tempo stesso ha preso il controllo di noi. Quello che le filosofie di tutto il mondo chiamano “ego” è ciò che ci separa da un percorso di scoperta infinitamente più lungo e complesso di quello che ha portato uno sparuto gruppo di uomini sulla Luna. La società di oggi, per la prima volta, è atomizzata: viviamo in contesti sempre più grandi (dalle città-stato alle regioni, dalle regioni alle nazioni sovrane, dalle nazioni alle organizzazioni sovranazionali come l’UE) in cui l’identità è sempre più frammentata e abbiamo trasferito sull’individuo quello che era il senso di appartenenza generato dal gruppo, dalla famiglia, dal rione, dalla città. I nostri mezzi di comunicazione testimoniano la stessa evoluzione: dai giornali, distribuiti in massa nelle piazze cittadine, alle radio ascoltate in gruppo nei luoghi d’incontro. Dalla TV, momento d’aggregazione familiare, agli smartphone e ai social network, che non solo favoriscono l’isolamento ma lo esaltano, trasformandoci da fruitori di contenuti a produttori, alimentando una versione parziale e virtuale di noi stessi che altro non è che una trasposizione digitale del nostro ego.

Crediamo che proprio questa vetta di individualismo mai sperimentata prima nella storia dell’uomo rappresenti una vetta abbastanza alta da cui poter cadere senza farci troppo male, ma quanto meno svegliandoci. In un contesto che butta benzina sulla voglia di prevalere sugli altri per stili di vita, amicizie, apparenze, proprio il contrasto con ciò che è reale, con la vera essenza dell’esistenza può beneficiare di maggior risalto. Per farlo, però, dobbiamo iniziare una battaglia difficile da combattere perché ci sembrerà di essere in lotta con noi stessi: siamo bravissimi a identificarci con desideri e credenze che, una volta ottenuti o vissuti fino in fondo, si rivelano per quel che sono, ovvero illusioni. Chiedere all’umanità di fermarsi e guardarsi dentro, però, è tanto difficile quanto è difficile convincere ognuno dei suoi componenti a farlo. Le figure più sagge della storia, dai filosofi ai leader religiosi, hanno sostenuto che in questo percorso risiede l’unica possibilità di salvezza dell’umanità. Trascendere l’ego significa poter vivere in pace, smettendo di ricercare ciò che non ci serve. Vuol dire trovare armonia e rinunciare a atteggiamenti che ci portano ad ottenere cose ai danni di altri per i quali non ci preoccupiamo solo perché non vediamo.

Si dice che l’ego sia la causa di tutti i mali dell’uomo: guerre, allontanamenti, delusioni, rabbia, paura, violenza. Noi crediamo che nell’assenza di ego risieda un futuro non fumoso, non utopistico ma estremamente concreto, e che sia in questa assenza che si nasconda il potenziale per una nuova politica, una nuova economia, un nuovo sistema di rapporti e una nuova civiltà. Abbiamo pensato di contribuire a questo viaggio così, nella speranza di generare una scintilla che dia vita ad altre scintille: Senzego.

Cinema La Perla
Via dei Neri, 5, 50053 Empoli FI
Empoli, Firenze, 50053
Italy
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Speakers

Speakers may not be confirmed. Check event website for more information.

Angelo Zinna

Angelo Zinna ha 30 anni ed è uno scrittore freelance con base ad Amsterdam. È nato in Finlandia, cresciuto in Italia e ha vissuto in Australia, Nuova Zelanda, Inghilterra e Olanda. Dal 2010 torna regolarmente in Asia, percorrendo lunghi itinerari via terra incuriosito dal rapporto che esiste tra il concetto di confine e quello di identità. Laureato in Letteratura e Società presso la VU University di Amsterdam, è autore del libro Un Altro Bicchiere di Arak (Villaggio Maori Edizioni, 2016) e del blog Exploremore.it.

Cecilia Laschi

Cecilia Laschi è Professore Ordinario di Bioingegneria Industriale all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. E’ stata delegata del Rettore alla Ricerca, alle Relazioni con il Territorio, e alla Disabilità. Si è laureata in Scienze dell’Informazione all’Università di Pisa nel 1993 ed ha ottenuto il Dottorato di Ricerca in Robotica dall’Università di Genova nel 1998. Dal luglio 2001 al giugno 2002 è stata visiting researcher allo Humanoid Robotics Institute della Waseda University di Tokyo, con una borsa di studio JSPS (Japan Society for the Promotion of Science). I suoi interessi di ricerca riguardano la biorobotica e attualmente le sue ricerche riguardano la soft robotics, ovvero l’uso di materiali soft per costruire robot, settore che ha iniziato e contribuito a far sviluppare a livello internazionale. Ha svolto e svolge ricerche nell’ambito della robotica umanoide, in particolare con l’applicazione di modelli neuroscientifici su robot. È autrice/coautrice di oltre 300 articoli scientifici, pubblicati su riviste scientifiche e atti di conferenze, svolge attività di valutazione per molte riviste scientifiche, tra cui Nature e Science, per la Commissione Europea (Programma ERC e altri) e per numerosi enti nazionali di finanziamento alla ricerca, in Europa e negli USA, e ha partecipato a numerosi progetti di ricerca a livello nazionale ed europeo. È membro del Gruppo Nazionale di Bioingegneria, membro Senior dell’IEEE, dell’IEEE Engineering in Medicine and Biology Society (EMBS) e dell’IEEE Robotics & Automation Society (RAS), nella quale è stata Membro eletto dell’AdCom e coordina il Technical Committee on Soft Robotics. Ha fondato e presieduto la prima conferenza internazionale dell’IEEE RAS sulla Soft Robotics, dal 24 al 28 aprile 2018 a Livorno. Cecilia Laschi è socio fondatore della società RoboTech srl, spin-off accademica della Scuola Superiore Sant’Anna, nel settore della robotica di intrattenimento e didattica, o edutainment.

Chiara Piazzesi

Chiara Piazzesi è professoressa associata di sociologia all’Université du Québec à Montréal, in Canada. Si è formata alla Scuola Normale Superiore di Pisa, all’Università di Pisa e all’Università del Salento. Ha lavorato in istituzioni universitarie in Francia, Germania, Brasile, Stati Uniti e Canada. I suoi progetti di ricerca attuali riguardano la sociologia delle relazioni intime, le rappresentazioni dell’intimità nei prodotti culturali, le pratiche legate alle tecnologie digitali e le questioni di genere. Tra le sue monografie: Vers une sociologie de l’intime. Éros et socialisation (Parigi, Hermann 2017); Nietzsche (Roma, Carocci 2015); La verità come trasformazione di sé. Terapie filosofiche in Pascal, Kierkegaard e Wittgenstein (Pisa, ETS 2009). Per ETS ha curato, con Antonella Balestra, il volume collettaneo Eros e discorso amoroso – Eros and love discourse (2015).

Emilio Cavallini

Studia Economia senza laurearsi, scegliendo di dedicarsi alla moda. Collabora alla collezione di calze di Mary Quant a Londra e fonda l’azienda Stilnovo che produce calze per le griffes più importanti. Lancia la calzetteria Emilio Cavallini con boutique in tutto il mondo. Cavaliere, Ufficiale e Commendatore della Repubblica, si dedica all’arte esplorando nuove tecnologie. Nell’89 vince il Leone d’Oro per la moda.

Francesca Moriani

Deteminata e grintosa, Francesca Moriani è l’Amministratore Delegato di Var Group Spa, partner per l’innovazione delle imprese e azienda leader nel panorama ICT, con i suoi 290 ML di € di fatturato (dati preconsuntivi), 10000 clienti, 23 sedi in Italia e oltre 1600 collaboratori. Nata il 28 Marzo del 1977 a Fucecchio (Firenze), prima si laurea in Economia Aziendale all’Università di Pisa e, subito dopo, consegue un MBA in “International Management” alla University of Brighton. Nel 2003, dopo alcune brevi esperienze lavorative, Francesca lavora come Responsabile Telesales presso l’IBM Dublino. Tra il 2004 e il 2007 Francesca ricopre il ruolo di Credit Manager in Computer Gross. Dirige poi il team di ITF Information Technology Finance, la service unit di Computer Gross Italia che gestisce le soluzioni finanziarie. Tra il 2007 e l’inizio del 2014 diventa, sempre in Computer Gross, Value Business Manager, e ha la responsabilità di tutto il business IBM, Hardware, software e servizi. Jblue, la Business Unit di cui è responsabile in questi anni, è composta da 100 dipendenti che operano tutta Italia. Oggi Francesca è Amministratore Delegato di Var Group, ama sottolineare che “Le donne in genere sono più grintose, più determinate e concrete, ma nello stesso tempo, non perdono la sensibilità e l’empatia nelle relazioni”.

Francesca Petrizzo

Francesca Petrizzo è nata a Empoli nel 1990. Ha scritto romanzi, ma al momento si è concentrata sulla sua carriera accademica. Avendo studiato a Oxford, Londra e Leeds, ha conseguito un dottorato in studi medievali, e al momento si trova a Roma con una borsa di studio inglese per fare ricerca sulla prima biografia in ottant’anni di Tancredi, principe di Antiochia. A settembre 2019 tornerà in Inghilterra, per continuare a perseguire la sua passione per la verità storica, e riportare suo marito e il suo gatto a climi più consoni al loro temperamento nordico.

Francesco Bianchi

A un certo punto della sua vita si è scoperto affascinato dal parlare, soprattutto dal proprio, e sulla spinta di questo fascino si è messo a fare teatro; a un altro certo punto, per difendersi da questo suo amore per le proprie parole, si è addentrato nel mondo del clown. Qui ha scoperto come un naso rosso può silenziare i malintesi e disinnescare gli inciampi e le incomprensioni che le parole portano spesso con sé. Per TEDx, ha deciso, farà uno strappo, e parlerà.

Giorgio Tinacci

Giorgio Tinacci si laurea in Bocconi in International Management nel 2015, entra in BCG dove lavora per due anni seguendo progetti di trasformazione tecnologica nel settore bancario e industriale. Decide di uscire da BCG e fonda Casavo (di cui è CEO) con il supporto di Picus Capital con la vision di sviluppare una piattaforma tech enabled in grado di agire da market maker nel mercato immobiliare residenziale, acquistando immobili in 30 giorni e assumendosi il rischio di trovare un acquirente finale. In 20 mesi, Casavo conclude più di 140 operazioni immobiliari investendo oltre 30 milioni di euro, passando da 2 a 45 dipendenti e diventando la piattaforma leader in Europa per il modello dell’instant buying immobiliare: grazie a questo percorso, l’azienda ha ricevuto il sostegno di fondi di venture capital e finanziatori di primo livello i cui investimenti hanno permesso a Tinacci di raccogliere circa 50 milioni di euro tra equity e debito, facendo di Casavo una delle startup italiane ad aver ricevuto più investimenti in un lasso temporale così breve. Tra chi ha deciso di sostenere la visione di Giorgio Tinacci ci sono realtà come Project A, 360 Capital Partners, Kervis Asset Management, Boost Heroes (holding di partecipazioni guidata da Fabio Cannavale) e Marco Pescarmona (presidente e fondatore del gruppo MutuiOnline). Al momento, Casavo è attiva a Milano, Roma, Torino e Firenze e ha l’obiettivo di coprire le principali aree metropolitane in Italia prima di espandersi, nel 2020, nell’Europa del sud.

Iacopo Melio

Iacopo Melio, classe ‘92, è giornalista, scrittore e attivista per i diritti umani e civili. Studia Scienze Politiche all’università di Firenze. Nel 2015 ha fondato la Onlus #Vorreiprendereiltreno diventata un punto di riferimento nazionale per la disabilità. Lo scorso Dicembre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito per la sua lotta ai pregiudizi e agli stereotipi culturali. Della comunicazione ne ha fatto un impegno civile.

Organizing team

Matteo
Cipollini

Italy
Organizer

Gianni
Beconcini

Co-organizer
  • Alessio Valleggi
    Partnerships/Sponsorship
  • Emanuele La Rocca
    Curation
  • Fausto Maglia
    Marketing/Communications
  • Fausto Berni
    Operations